AUGUSTO MAJANI (1867-1959). La potenza dell’Idea
L’Associazione Bologna per le Arti è lieta di annunciare che nel 2021 sarà inaugurata la mostra antologica “Augusto Majani (1867-1959). La potenza dell’Idea” a cura di Francesca Sinigaglia.
L’artista budriese, celebre per le goliardiche caricature di personaggi e situazioni ludiche di vita bolognese, ebbe importanti riconoscimenti anche in campo pittorico.
L’interesse di Augusto Majani verso il dato umano e le dinamiche sociali, caricati di umori simbolisti e da un intenso linguaggio divisionista, fu tanto apprezzato dai contemporanei che collezionarono le sue opere avidamente.
Egli espose sia in ambito locale che a livello nazionale, e viene oggi riscoperto attraverso una retrospettiva interamente dedicata alla sua arte pittorica.
Alla rassegna saranno presenti dipinti dell’artista budriese di collezione privata, come la grande opera Ritorno dalla messa (Pianoro) del 1895, nota unicamente dalle fonti storiche e ritrovata di recente, ma anche da collezioni pubbliche bolognesi come le tre fondamentali tele del MAMbo, tra cui I Disoccupati (1896), iconica rappresentazione dei moti sociali di fine Ottocento.
Tra le collezioni pubbliche che hanno concesso il prestito ricordiamo nondimeno la Pinacoteca Nazionale di Bologna, con Casa mia (1922) e altre due opere, tutte solitamente conservate nei depositi, e quindi non accessibili al pubblico e che per l’occasione sono state restaurate dall’Associazione Bologna per le Arti con il sapiente lavoro del laboratorio di restauro di Francesca Girotti. Tra i capolavori dell’artista si segnalano anche Consummatum est (1911) e L’ombra della croce (1897-1947), il primo di proprietà dei Frati Minori Cappuccini di Bologna e l’altro della Pinacoteca di Budrio. Quest’ultima istituzione presta il nucleo più consistente di dipinti solitamente conservati, oltre che in Pinacoteca, anche presso il Comune e la Biblioteca di Budrio.
Tra i ritratti in collezione privata ricordiamo L’ombrello giapponese (1896), e l’intenso autoritratto divisionista oggi alla Fameja Bulgneisa.
Oltre alle opere provenienti da istituzioni bolognesi, con grande orgoglio possiamo comunicare la concessione di Estate montanina (1912), oggi nelle collezioni del Quirinale che è tra i dipinti che frequentemente sono presenti tra le rassegne dedicate al divisionismo italiano, vero apice divisionista del pittore che realizzò un’opera dalle imponenti dimensioni, ma anche Mentana – Un canto del poema garibaldino (1898) proveniente dai Musei Civici di Como che nel 1898 fu esposto a Torino e colpì intensamente gli amatori d’arte tra cui Gabriele D’Annunzio.
Una mostra che vede la presenza di un numero imponente di inediti, i quali sono stati tracciati anche all’interno del catalogo che, oltre a descrivere dettagliatamente la vita e la vicenda artistica di Augusto Majani vede la presenza di un regesto ragionato che elenca inoltre tutte le sue prove pittoriche.
Numerosi i patrocini concessi per l’iniziativa, tra cui Presidenza della Repubblica, Comune di Budrio, Collegio Venturoli, Accademia di Belle Arti, Città Metropolitana di Bologna, Regione Emilia Romagna, Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna e molti altri.
Nel corso dell’esposizione, si terrà l’undicesima edizione dei Dialoghi Culturali a Palazzo d’Accursio, un ciclo di conferenze sull’arte e le sue sfaccettature tenute da studiosi e personalità del panorama culturale della città. Gli appuntamenti si terranno presso la Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio.
L’Associazione Bologna per le Arti rimane a disposizione di collezionisti ed amatori che avessero opere da proporre per l’esposizione. Essi potranno scrivere a info@bolognaperlearti.it.